Ermanno Leso

  • Contorsionista
  • La venere del Benaco
  • Risorto
  • Danza dei figli di Alcinoo
  • La battaglia di Anghiari
ERMANNO LESO vive e lavora a Villafranca di Verona, attratto alla tecnica del disegno dal vero e soprattutto dello studio anatomico del corpo umano, nel 2000 approfondisce la sua conoscenza artistica attraverso l’apprendistato presso il M° Sergio Cappellini. Appartiene alla Società Belle Arti di Verona, al Gruppo A. Nardi - Amici dell’arte, alla Fondazione Verona per L’Arena Sez. Arte e frequenta la Scuola d’Arte P. Brenzoni nel corso di scultura del marmo. Presto in Ermanno Leso erge la sua intensa capacità espressiva, che diviene transfert di emozioni e sensazioni oltre che ricerca metodologica. Le due immagini della realtà si fondono tra loro, quella che alberga nel sub-terraneo e che riaffiora di impulso e appartenente alle zone più profonde dell’“Io”, e l’altra, guidata da quell’ oggettiva presenza che viene riconosciuta come realtà.
Lo scultore veronese riesce a trasportare con la sua scultura all’osservatore le emozioni e il suo pensiero (prerogativa filosofica su cui si incentra, esalta ed armonizza le sue motivazioni estetiche). La sua scultura media lo spazio circostante e con la sua forza riesce a tratti ad annullarlo e ne assume quel miracolo sublime, attraverso il suo processo intellettuale e non solo creativo. La sua opera assume un ruolo spirituale che vince per il suo potere di coinvolgimento alla riflessione contemplativa. Un linguaggio estetico che rinnova nel contemporaneo con stile personale “invaso di quella scintilla divina”, quell’attimo in “aplombè”, in sospensione, che rapisce così come il filosofo dell’ermeneutica “H. George Gadamer” sostiene che “il rapporto con le opere d’arte non deve lasciare meri spettatori, ma coinvolgere sino in fondo”.